In sintesi
- 🎬 Un altro Ferragosto
- 📺 Rai 3, ore 21:25
- 📝 Commedia italiana diretta da Paolo Virzì, sequel di “Ferie d’agosto”, che riporta a Ventotene i protagonisti storici (Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica) per raccontare con ironia e nostalgia i cambiamenti sociali e generazionali dell’Italia, tra memoria collettiva e nuove identità.
Un altro Ferragosto, Paolo Virzì, Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, commedia italiana, Ventotene: questa sera la programmazione televisiva di Rai 3 HD mette in campo una vera e propria bomba per cinefili, nostalgici e cultori del cinema italiano contemporaneo. Parliamo dell’attesissimo sequel Un altro Ferragosto, diretto da Paolo Virzì e con un cast che riunisce alcune delle leggende più amate e riconoscibili d’Italia, capitanate da Silvio Orlando, Sabrina Ferilli e Christian De Sica. Il film va in onda stasera, sabato 12 luglio 2025, alle 21:25 per la sua prima visione TV, ed è già un piccolo caso nell’universo delle commedie sociali all’italiana.
Un altro Ferragosto e Ferie d’Agosto: il ritorno dei protagonisti
C’è grande attesa per Un altro Ferragosto perché, ventisette anni dopo, ritroviamo davvero “da grande” i personaggi di Ferie d’agosto, piccolo capolavoro di fine anni Novanta. L’isola di Ventotene torna ad essere il teatro di uno scontro generazionale, politico, umano e sentimentale. Da un lato la famiglia Molino, guidata da uno straordinario Silvio Orlando ormai alle prese con una malattia, e supportata da una Sabrina Ferilli in stato di grazia. Dall’altro i Mazzalupi, capitanati dal sempre più irresistibile Christian De Sica, ora parente della web star Sabry, protagonista di un matrimonio social che sa tanto di satira sulla nostra epoca.
Quello che Virzì fa, e va detto subito, non è solo un’operazione nostalgia: è un abile aggiornamento della radiografia nazionale attraverso inquadrature, dialoghi e situazioni che diventano uno specchio impietoso dell’Italia passata e presente. I personaggi sono il filtro ideale con cui leggere il cambiamento sociale: evoluzioni nei ruoli di genere, famiglie arcobaleno, la spettacolarizzazione della vita privata e una politica che, sia nei “molino” che nei “mazzalupi”, sembra rimasta schiacciata tra sogni e disillusioni.
Omaggio al passato ma sguardo rivolto al domani
Il film, girato come il primo a Ventotene e impreziosito dalla continuità delle location originali, è una chicca per chi ama cogliere rimandi, citazioni, inside joke e piccoli richiami visivi e verbali all’originale del 1996—un titolo che ha segnato uno spartiacque nella commedia sociale italiana, vincendo il David di Donatello per il Miglior film.
- Un cast stellare: Ritroviamo, accanto a Orlando, Ferilli e De Sica, la raffinatezza di Laura Morante e la freschezza di Andrea Carpenzano, nuova leva del cinema tricolore.
- La nostalgia che si reinventa: Non solo revival, ma anche una riflessione su cosa significa “essere italiani” dopo un quarto di secolo, con il coraggio di affrontare nuove identità e nuovi tabù sociali.
Paolo Virzì firma una sceneggiatura che sa essere acida e tenera allo stesso tempo, riuscendo a schivare la trappola del déjà-vu grazie a un umorismo pungente e malinconico. Vedere i personaggi di ieri alle prese con le nevrosi di oggi è quasi terapeutico, per chi ha vissuto l’Italia degli anni Novanta e per chi, oggi, naviga tra influencer, imprenditori digitali e la consueta frattura nord/sud, destra/sinistra, giovani/adulti.
Perché vedere Un altro Ferragosto su Rai 3: cultura pop italiana e memoria collettiva
Un altro Ferragosto è stato presentato con tre candidature ai Nastri d’Argento, a testimonianza di quel riconoscimento di pubblico e critica che non sempre accade nei sequel, specie se legati a una pellicola-culto. Se la media voti su IMDb (5,7/10) mostra qualche riserva—soprattutto tra chi non ha vissuto il boom del primo film o ne giudica troppo indulgente la vena nostalgica—il valore culturale resta altissimo.
Tra le curiosità da nerd cinefili: il personaggio di Altiero, un tempo enfant terrible, oggi rappresenta perfettamente il mix di vecchi slanci e nuove incertezze dell’Italia digitale, con una storyline arcobaleno che, senza forzature, aggiorna i temi cari a Virzì. Il matrimonio social di Sabry, invece, è quasi una parodia del nostro tempo, con tanto di invasioni mediatiche e isteria da trend.
Atmosfera e dialoghi da archivio: Gli appassionati troveranno chicche verbali e situazioni riprese dal film del ’96, perfette per riaccendere discussioni infinite sui social.
Riflessione generazionale: Il film affianca nuove fragilità a vecchie certezze (forse perdute), dando al pubblico adulto e giovane motivi diversi ma ugualmente validi per restare agganciati allo schermo.
Dove altri sequel cadono nell’effetto deja-vu, Un altro Ferragosto si prende il lusso di raccontare cosa resiste e cosa cambia davvero nel tessuto dei rapporti italiani. Se volete un consiglio spassionato per la serata, questo è il film che unisce memoria, satira e commedia umana, con tutti i crismi dei grandi appuntamenti pop. Sintonizzatevi su Rai 3 e godetevi una pellicola che, nonostante qualche fisiologico confronto con il passato, riesce ancora ad accendere discussioni, risate e riflessioni: e, per chi ama la tv di qualità e la buona scrittura, non è poco.
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