In sintesi
- 🎬 Febbre da cavallo – La mandrakata
- 📺 La7 HD, ore 21:15
- 🐎 Una commedia italiana diretta da Carlo Vanzina, con Gigi Proietti ed Enrico Montesano, che racconta le tragicomiche avventure di una banda di scommettitori romani tra equivoci, sogni e “colpi grossi” all’ippodromo, omaggiando la romanità e la cultura popolare.
Gigi Proietti, Enrico Montesano e la commedia italiana più iconica tornano in grande stile su La7 HD questa sera, mercoledì 2 luglio 2025, alle 21:15, con il film “Febbre da cavallo – La mandrakata“, diretto da Carlo Vanzina. Se siete cresciuti con le battute surreali del primo “Febbre da cavallo” o avete un debole per le imprese tragicomiche del Mandrake nazionale, questa è la serata giusta per lasciarsi trascinare nel vortice di equivoci, cavalli brocchi e irresistibili scommesse che hanno fatto la storia della comicità romana.
Febbre da cavallo – La mandrakata: commedia italiana, Gigi Proietti, Enrico Montesano e la regia di Carlo Vanzina
A quasi trent’anni dal film cult di Steno, Carlo Vanzina – figlio d’arte e raffinato osservatore del costume nazionale – riporta in scena i gloriosi Bruno “Mandrake” Fioretti e Armando “Er Pomata” Pellicci, rispettivamente i mitici Gigi Proietti ed Enrico Montesano, per un’operazione che è molto più di un sequel. Qui, la febbre per le corse dei cavalli non è solo il motore della trama, ma una metafora della testarda volontà di rincorrere i propri sogni e illusioni, anche a costo di ricascarci mille volte.
Mandrake, ufficialmente messo “a posto” nella vita e negli affetti, non ha mai smesso davvero di inseguire la grande giocata che cambi tutto. Accanto a lui una nuova banda di irresistibili reietti e sognatori, tra cui il dolcissimo Micione (Rodolfo Laganà), l’inguaribile “Ingegnere” (Andrea Ascolese), la vanesia Aurelia (Emanuela Grimalda) e un ragioniere napoletano sfigato fino al midollo, Antonio Faiella (Stefano Ambrogi). Il colpo del secolo, o per l’appunto la “mandrakata”, nasce per beffare il destino e le quotazioni delle corse. Una vicenda tipica dell’eterna Italia che si arrangia, ma capace ancora di sorprendere e commuovere.
Cast di Febbre da cavallo – La mandrakata, regia di Carlo Vanzina e la romanità in commedia
La vera forza del film è tutta nella chimica tra Proietti e Montesano, che anche dopo un quarto di secolo riprendono ruoli iconici con naturalezza, autoironia e il gusto di chi sa diventare maschera del popolo romano ma anche specchio per tutta la provincia creativa italiana. La regia di Vanzina, appoggiata dal fratello Enrico in sceneggiatura, orchestra un gioco di citazioni, inside joke e battute “maledettamente romane”, che però hanno saputo conquistare anche chi non aveva visto il capostipite. Nancy Brilli aggiunge charme alla parte della fidanzata “seria” Lauretta, e tra un bar di quartiere e un ippodromo, si respira tutta la malinconica vitalità della Capitale dei primi anni 2000.
- Gigi Proietti firma una delle sue grandi prove comiche, rendendo Mandrake una figura quasi “archetipica” dell’italiano disilluso e vitalista.
- Enrico Montesano ci regala un Pomata un po’ più maturo, ma sempre incline alle zingarate, mostrando quanto la fame di riscatto non abbia mai età.
Il resto del cast offre una galleria di comprimari e nuove caratterizzazioni che fin dal primo minuto lasciano il segno, rendendo “La mandrakata” un film corale in cui ognuno trova il proprio spazio e la propria battuta cult da ricordare.
Un’eredità pop e qualche nerd-fact da non dimenticare
Oltre alle citazioni immortali (“Er cavallo nun se guarda in bocca!”) il film ha lasciato una vera e propria eredità nel modo di dire del lessico quotidiano: “mandrakata” è oggi sinonimo di colpo grosso, di trovata geniale e un po’ truffaldina, condivisa tanto nei bar quanto nei meme social e nelle radio romane. È impossibile non sorridere alla complicità che unisce Mandrake e Pomata ogni volta che progettano qualcosa di irrealizzabile, in un crescendo slapstick degno dei migliori buddy movie all’italiana.
Girato negli storici ippodromi di Tor di Valle e Montecatini, il film è anche un omaggio a un certo modo popolare, perdente ma mai arreso, di vivere la passione per il gioco e la speranza nell’impossibile. E, dettaglio da vero nerd, il ritorno al cinema di quel linguaggio “de core”, tutto battute e diminutivi, è una goduria per chi adora la romanità più pura.
Impatto culturale e successo di Febbre da cavallo – La mandrakata
Pur senza replicare il successo cult assoluto del capostipite, il film di Carlo Vanzina ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nel cuore degli amanti della commedia italiana, anche grazie alla sua capacità di omaggiare i grandi maestri e di aggiornare (con affetto e ironia) la mitologia popolare delle scommesse e delle “truffe di quartiere”. Il botteghino lo premiò con buoni incassi e il pubblico, specie quello romano, continua a guardarlo come un piccolo tesoro familiare, sempre pronto a regalare una battuta nuova anche ai più giovani.
Se stanotte vi scappa un “mandrakata!” pensando a un colpo grosso andato storto, saprete perché. Sintonizzatevi su La7 HD alle 21:15 e lasciatevi travolgere dalla sagacia, dall’allegria e dalla romanità di una commedia che – proprio come i suoi protagonisti – non smette mai di reinventarsi. Perché (e qui i veri cinefili lo sanno) “er cavallo fa ride, ma la mandrakata, quella, fa storia!”.
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